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Claudio Popovich
«…Si tratta di multipli che si rapportano nello scatto di reciproche differenze, senza ostentare il gioco dell’incastro ma ovviamente enucleate da un finito numero diserie. Ad altezze diverse, che superano lo spettatore e trinano l’aria con laterali pinnacoli: alberi. E fiori, pietre, siepi, di data eleganza. Alla caviglia, al ginocchio, al petto dello spettatore. Che può farsi strada nel «bosco», mutare disposizione degli elementi, inventare un suo rapporto. Francesco Guerrieri ne propone qualcuno possibile… Nasce un bel gioco appena qualcuno ha voglia di giocare.