Interno d'Artista

Interno d'Artista

Luigi Lambertini

 “… I “margini” adesso fanno da cornice a dei dipinti raffiguranti prospettive che richiamano il trompe-l’oeil settecentesco o lo stile architettonico pompeiano: vi sono allineati su due quinte e proiettati all’infinito i motivi tratti dai vari periodi della pittura di Guerrieri (il neo-costruttivo degli anni Sessanta, la ricerca sulla luce ed il colore del ‘67-68, etc.). E’ una mostra festosa e ricca, ma che è anche inquietante per questi finti teatrini, pittorici e mentali al tempo stesso”.

LUIGI LAMBERTINI, “Le mostre”, il “Giornale nuovo”, Milano, 14 dicembre 1979.

 
Tommaso De Chiaro

(…) Francesco Guerrieri muove oggi in una direzione di ricerca che testimonia di uno sforzo di aggiornamento e di sviluppo critico, non incoerente e contraddittorio rispetto a quelle premesse.
(…) sintesi innovativa e radicale: nel quadro di Guerrieri infatti, infatti non c’è rappresentazione – forma, finestra o specchio, referente di altro da sé, ma spazio che si apre verso lo spettatore, in avanti, e si stringe verso il fondo, divenendo così esso stesso il soggetto della pittura.

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