Giuseppe Toni
“… la figlia di un altro scultore romagnolo di Faenza si era annidata a “Le Vigne” in un versante di Montemauro, quello di Brisighella, per continuare l’opera artistica del padre.
E lei, Natalia Drei, non lo ha deluso preferendo tuttavia il pennello allo scalpello e gareggiando così col marito Francesco Guerrieri, valente pittore. Una coppia ben assortita che impegna critici e ammiratori e che farà molto parlare di sé. Peccato che a Montemauro i due coniugi non possano risiedere permanentemente avendo un altro monte da vigilare. E’ Monte Mario, il quartiere romano dove trascorrono i mesi del freddo e della pioggia per ritornare poi nuovamente in Romagna ricaricati di energie, ma bisognosi, per dare il meglio di sé, della misteriosa linfa “maurina”.
GIUSEPPE TONI, “Racconti e leggende su Monte Mauro”, 2000
E lei, Natalia Drei, non lo ha deluso preferendo tuttavia il pennello allo scalpello e gareggiando così col marito Francesco Guerrieri, valente pittore. Una coppia ben assortita che impegna critici e ammiratori e che farà molto parlare di sé. Peccato che a Montemauro i due coniugi non possano risiedere permanentemente avendo un altro monte da vigilare. E’ Monte Mario, il quartiere romano dove trascorrono i mesi del freddo e della pioggia per ritornare poi nuovamente in Romagna ricaricati di energie, ma bisognosi, per dare il meglio di sé, della misteriosa linfa “maurina”.
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